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Le Chiese

Santuario della Madonna del Monte, dedicato alla Natività di Maria Vergine

La data di fondazione della chiesa è assai controversa, ma la sua origine è certa: dovuta allo scioglimento dell’ex voto popolare del 1536, data riportata sull’affresco originale dell’ex voto collocato nella casa del custode.
L’originaria chiesa cinquecentesca trovava posizione nell’attuale sagrestia, con l’ingresso rivolto a sud verso la Valle Vedetta. I due cipressi furono piantati davanti all’ingresso principale.
Nel corso degli anni, dimostrandosi troppo piccolo il primo santuario, parte della primitiva chiesetta venne trasformata in sagrestia e una totale ricostruzione fu attuata nel 1752, nelle forme barocche che possiamo ammirare. Nel 1988 si sono attuati diversi restauri.
La facciata segue lo schema tipico delle chiese sei settecentesche, a due ordini divisi da trabeazione orizzontale. Il portale centrale è racchiuso in una sobria cornice di pietra di Sarnico, datato 1659.
L’interno è a croce, di grande raffinatezza, con numerosi affreschi tesi alla glorificazione della vergine, che si accompagnano con sapienza cromatica alle superfici rosate e verdi delle pareti. Gli affreschi della volta sono dovuti a Carlo Innocenzo Carloni. Nel presbiterio trova invece spazio l’altare maggiore, in legno dipinto, sovrastato da un’edicola moderna in cristallo e legno dorato, nella quale è custodita e protetta la statua lignea della Beata Vergine, seduta in trono col bambino sulle ginocchia, del XVI sec. Dietro l’altare si può ammirare anche la pala ad olio attribuita a Palma il Giovane. Ai lati si trovano le cantorie e l’organo dei F.lli Perolini del XVIII.

Chiesa Parrocchiale S. Michele Arcangelo

L’attuale parrocchiale fu costruita dopo la demolizione, nel 1711, della vecchia chiesa e fu terminata nel 1722. Nel 1900 subì notevoli restauri, ad opera del Cavallotti; poi venne rimaneggiata nel 1958, nel 1964, dopo i disastri dell’alluvione del 1960, e nel 1988.
La facciata è divisa in due ordini sovrapposti da un cornicione: la parte superiore è caratterizzata da una decorazione a stucco ed affresco tipica del sec. XVIII, quella inferiore dal portale in pietra di Sarnico.
Sull’aiuola, ai piedi della gradinata del sagrato, trova spazio il monumento a padre Zaccaria Fiorini, con la figura stilizzata realizzata da Sergio Rota Sperti (1986).
All’interno invece si possono ammirare gli affreschi della navata, opera giovanile di Antonio Guadagnini, i quattro altari laterali in marmo, attribuiti agli artisti Vittorio Novi e Francesco Carnevali, e le nicchie adorne di statue settecentesche in stucco raffiguranti diversi Santi.
Di notevole importanza è il presbiterio, con il settecentescoaltare maggiore che vede, collocata dietro la balaustra di marmo, la grande tela ad olio raffigurante la Madonna in trono con S. Michele, S. Rocco, S. Antonio da Padova e S. Stefano.
Da un lato del presbiterio trova spazio il coro e dall’altro l’organo in legno del XVIII sec.

Chiesa di San Rocco

Eretta per un voto fatto dalla popolazione di Gianico nel 1817 contro le febbri o il tifo petecchiale, si trova a ridosso della strada provinciale. Da notare il portico con arco serliano poggiante su pilastri laterali e colonne in pietra di Sarnico. L’interno è diviso in due campate con volta a vela: nel presbiterio è affrescato S. Rocco in gloria, restaurato nel 1984 da Giovanni Poli di Edolo; sull’altare vi è invece una nicchia con la statua lignea di S. Rocco, sec. XVIII, mentre ai lati sono dipinte le figure di S. Fermo e S. Defendente, opera del Brighenti.